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GIOCO, CREO, IMPARO L’ARTE CONTEMPORANEA

DEDICATO AI RAGAZZI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I° LIVELLO
Il progetto porta alla scoperta dei principali movimenti dell’arte contemporanea.
Si possono concordare quali e quanti incontri eseguire.
Ogni laboratorio dura 2 ore ed è condotto da due operatrici
 

1. TRATTO E PUNTO

1876. Gli impressionisti: Monet, Renoir e Pisarro - Un giorno gli artisti sembrano impazziti: escono dai loro studi, vogliono dipingere all’aria aperta e solo quello che vedono scorrere davanti ai loro occhi. Però uno sembra vedere vortici nel cielo e nel grano, un altro ha la vista sfuocata e il più meticoloso passa le ore ad accostare dei puntini! 

Cosa sta succedendo?! Proviamo insieme a capire il grande passo che ci porta dall’arte moderna a quella contemporanea.

 

2. MA QUESTA É UNA FACCIA?!

1907. Le avanguardie: il cubismo - Chi non ha mai voluto essere in più posti contemporaneamente? I cubisti ci hanno provato, ma guardate qui quello che è saltato fuori: occhi, naso, orecchie e bocca...tutti nel posto sbagliato! Che confusione! Ma fermiamoci a pensare: e se avessero ragione loro?

3. ZOOM, VELOCE VELOCE

1909. Le avanguardie: il futurismo - Macchine, treni e areoplani: quante invenzioni tutte in una volta! Ci trasportano da Roma a Milano in un battibaleno! Tutto intorno scorre veloce..veloce, velocissimo... le gambe che corrono non sono più due, ma sembrano 4,10, 100, 1000! Che corsa! E in questa corsa come vedi tu il mondo?

 

4.”QUESTO LO SO FARE ANCHE IO”

1916. Le avanguardie: il dadaismo - Basta con i quadri, basta con i pennelli! Usiamo quello che c’è, mettiamolo a testa in giù e impariamo a vedere le cose che ci circondano in maniera diversa. Biciclette, bidoni e wc si prendono la loro rivincita e diventano i veri protagonisti dell’arte.

5. VI PRESENTO UN MIO AMICO, GIORGIO

1950. Giorgio Morandi e Bologna - “Giorgio, pulisci camera tua! Sgombera e togli tutta quella polvere!”- “Ma no mamma! È la mia arte!” così doveva rispondere il nostro amico Giorgio quando la sua mamma entrava in camera sua e vedeva quello che stava combinando. Di certo non poteva sapere che davvero quella confusione e quella polvere sarebbero diventati quadri conosciuti in tutto il mondo.

6. NON SO PIÚ DISEGNARE

1950. Il dopoguerra: l’Informale - La guerra. Black out. E ora? Niente è più come prima, tutto distrutto, tutto da ricostruire. Ma da dove ripartire? Come da bambini gli artisti usano le mani e qualche volta riprendono matite e pennelli, ma sembra che nessuno di loro sappiamo più disegnare. Schizzi, righe, terra, grumi di colore portano la realtà sulla tela.

7. UN FUMETTO E UNA COCA, GRAZIE!

1956. Il dopoguerra: la pop art - La televisione, i giornali, milioni di scatolette tutte uguali, personaggi famosi che tappezzano i muri delle nostre città. È successo tanto tempo fa o adesso? Gli artisti di cinquant’anni fa ci aprono gli occhi sulla nostra realtà: non possiamo essere tutti uguali!

8. LA VENERE DEGLI STRACCI

1967. Arte povera - Ma se ci mettiamo tutti insieme, possiamo cambiare il modo di pensare e il modo di fare? Alcuni ragazzacci italiani ci hanno creduto e insieme hanno criticato la tradizione per proporre una nuova arte, fatta di legno, stracci, terra, ferro, vetro, ruote e plastica. Voi ci credete?

9. NIENTE FOGLI, SOLO MURI

Oggi. La street art - Basta musei, basta gallerie! Oggi l’arte si fa direttamente sui muri delle nostre città. Ma che differenza c’è tra uno scarabocchio e un vero pezzo di arte di strada? 

Facciamo il giro del mondo con i grandi artisti che hanno lasciato una loro traccia indelebile tra di noi.

10. BELLO QUESTO…MA COS’É?

Oggi. Le performances e le installazioni - Ma che strani che sono questi artisti di arte contemporanea! Riescono a fare un’opera con il loro corpo, modificando la natura o coinvolgendoci in un’azione in teatro. Allora l’arte si può fare davvero con tutto? Sì! Perché l’arte contemporanea è adesso e potresti essere tu il prossimo artista.

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