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PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEI DISTURBI DEL LINGUAGGIO IN ETA’ PRESCOLARE E INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI CHE POTREBBERO COMPROMETTERLO, RIVOLTO AI BAMBINI DELL’ULTIMO ANNO DELLA SCUOLA MATERNA.
“C’ERA UNA VOLTA UN MAGO…la biblioteca mette le ruote..”


La comunità scientifica concorda nel considerare lo sviluppo atipico del linguaggio come indicatore particolarmente attendibile per I'individuazione del rischio di DSA, assieme ad alcuni aspetti della maturazione delle competenze percettive e grafiche.
Tuttavia, allo stato attuale delle conoscenze, nessun indicatore isolato è in grado di fornire una previsione "certa" della futura comparsa di un DSA. L'uso di più indicatori simultaneamente aumenta la probabilità di individuare i singoli soggetti che avranno difficoltà signifìcative, ma non garantisce che queste siano imputabili ad un DSA.
Il DSA è infatti un disturbo dimensionale dell'apprendimento, definito come una prestazione inferiore ad un livello prestabilito: gli indicatori (atipie nello sviluppo delle competenze linguistiche, percettive e grafiche) esprimono la maturazione lenta o atipica o la non efficienza di una abilità o di alcuni processi, ma non possono predire se la difficoltà di apprendimento sia sostanzialmente risolvibile oppure mostrerà di essere un disturbo.
Inoltre, lo sviluppo delle competenze di ciascun bambino può subire rallentamenti ed accelerazioni poco prevedibili: una situazione di "rischio" può quindi non costituire una caratteristica stabile nel tempo.

E' ormai riconosciuta da parte di tutti gli studiosi quindi, l'enorme importanza di rilevare precocemente la mancata acquisizione di queste specifiche abilità nei bambini per poter predisporre adeguate strategie di recupero al fine di evitare, o almeno limitare, lo strutturarsi di difficoltà di apprendimento con l'ingresso alla scuola primaria.
L' età migliore per individuare segnali predettivi di difficoltà sembra essere quella dei cinque anni. 
Recenti ricerche hanno infatti dimostrato che, mentre a quattro anni le competenze che vengono individuate come prerequisiti sono ancora in fase di sviluppo ed un'immaturità rispetto ad un apprendimento sembra avere frequentemente caratteristiche temporanee e spontaneamente compensabili, a 5 anni invece l'immatura acquisizione di una competenza si caratterizza di solito come un processo più stabile e meno spontaneamente recuperabile dal bambino.
Questo progetto è infatti destinato ai bambini dell’ultimo anno della scuola materna.
Fasi del progetto:
Formazione alle insegnanti delle scuole coinvolte a cura della dott.ssa Giulia Fiori,  per creare una rete di docenti competenti in termini di capacità di osservazione precoce dei segnali di rischio e difficoltà, intervento, sostegno, fornendo metodologie e strategie didattiche innovative al fine di favorire l’apprendimento di tutti gli alunni.  Il percorso formativo vuole favorire un processo di empowerment degli insegnanti: insegnanti formati significa insegnanti più consapevoli e più competenti.
Laboratori con i bambini: Si articolano in tre incontri per ogni gruppo di bambini; si lavorerà in gruppi di dieci bambini, ogni incontro durerà ca. 45 min per ogni gruppo.

 

Progetto condotto da:
Francesca Faccini, tutor dsa
Giulia Fiore, Psicologa


 

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